La TERMOGRAFIA IR è una tecnica diagnostica assolutamente non distruttiva che, misurando la radiazione infrarossa emessa da un corpo, è in grado di determinarne la temperatura superficiale.
Vengono generate delle mappe, in falsi colori, rappresentative delle zone indagate. Queste mappe associano ad una temperatura rilevata un colore corrispondente. La sensibilità dell'apparecchiatura può arrivare anche ad alcuni centesimi di grado.
La mappatura della temperatura superficiale è fondamentale per poter valutare lo stato di conservazione dei materiali stessi. Materiali a differenti temperature sono sintomatici di patologie di degrado in atto sull'edificio o sull'impianto tecnologico analizzato.
L'uso della termografia è limitato solo dall'immaginazione di quelli che la usano. Ovunque esista una superficie termica o una temperatura anomala, la Termografia può essere applicata. Tutti gli oggetti, infatti, emettono energia termica e interagiscono con gli ambienti.
Quando un oggetto ha una temperatura più alta delle nostre mani, lo sentiamo caldo o che scotta: il calore si sposta dall'oggetto verso le nostre mani.
Allo stesso modo, quando un oggetto è più freddo, lo sentiamo freddo: il calore si sposta dalle nostre mani verso l'oggetto. Il calore può propagarsi in diversi modi, uno di questi è simile alla luce visibile: si chiama radiazione di calore o infrarosso.Un esempio è il calore del fuoco quando ci siamo di fronte: il calore dell'energia viaggia attraverso onde elettromagnetiche simili alla luce visibile.
Indagini Termografiche in Sicilia
Le indagini termografiche hanno avuto un grandissimo sviluppo negli ultimi decenni; si sente parlare di termografia applicata in diverse occasioni, si trovano testi ed articoli scritti sull'argomento, vi sono convegni in cui si discute di possibili applicazioni termografiche ma manca, ancora, una cultura delle prove non distruttive, con specifica attenzione alle indagini termografiche. La termografia, come precedentemente sottolineato, ha avuto un grande sviluppo nell'ultimo periodo e con l'introduzione a livello nazionale delle normative per il risparmio energetico, è stata individuata come uno degli strumenti migliori per la verifica dell'involucro edilizio. Se si analizzano i consumi energetici di un edificio, si può osservare, in media, come il 70% dei consumi energetici derivi proprio dal riscaldamento; vi è poi un 10% di consumi dovuti all'energia elettrica, un 10% di consumi per acqua calda sanitaria, quasi trascurabili sono quelli dovuti all'illuminazione e al gas della cucina. Tramite l'indagine termografica è possibile analizzare l'intero involucro edilizio, consentendo di evidenziare le anomalie presenti per cercare di risolvere al meglio le carenze dell'involucro stesso; più un involucro è performante, più si vanno a ridurre i consumi energetici. Molto interessanti sono, inoltre, le analisi che riguardano i consumi di riscaldamento in relazione all'anno di costruzione dell'edificio: un edificio storico consuma circa 250 KW/mq anno, un edificio costruito dopo il 1976, anno di entrata in vigore della legge 373, ha un consumo che si attesta intorno ai 150 KW/mq anno, un edificio costruito dopo la legge 10 del 1991 ha un consumo che si attesta intorno ai 120 KW/mq anno e un edificio a basso consumo si aggira intorno ai 50 KW/mq anno; abbiamo poi la casa passiva con consumi di 15 KW/mq anno, gli edifici a consumo nullo e gli edifici che consumano meno energia di quanta ne producono.Quando un certificatore deve intervenire su un edificio esistente, nella maggioranza dei casi, non è in possesso di alcuna documentazione concernente le caratteristiche tecniche dei materiali utilizzati per la costruzione. La termografia, quindi, diventa uno strumento necessario per consentire di fare una valutazione energetica attendibile dell'edificio oggetto di intervento.
Tra i vari modi di impiego della termografia, il più utilizzato nel campo della prevenzione dei rischi aziendali è quello dell’indagine sui componenti elettrici.
Questi componenti, anche se costruiti e assemblati a regola d’arte, possono nel tempo presentare fenomeni di degradazione e malfunzionamenti non visibili ad occhio nudo, ma individuabili da un aumento localizzato della temperatura o da una diversa temperatura di due componenti caratterizzati in condizioni normali da relativa isotermia.Proprio per la necessità di rilevare eventuali surriscaldamenti del sistema, l’indagine termografica viene effettuata con impianto elettrico “a regime”, per cui non comporta la necessità di fermare gli impianti e la produzione.
L’indagine viene eseguita su tutti i componenti dell’impianto elettrico:
bassa tensione: quadri e armadi elettrici, interruttori, relè, conduttori, canalizzazioni, morsettiere, teleruttori, morsetti, motori elettrici;
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